giovedì 25 aprile 2013

IL BIODIESEL

Vorrei iniziare a parlare un po' del biodiesel.
La Comunità Europea ha stabilito con la COMMISSION DECISION of 30.6.2009
establishing a template for National Renewable Energy Action Plans under Directive
2009/28/EC quanto carburante da fonti rinnovabili dovrà essere prodotto dagli Stati membri entro il 2020. Probabilmente si tratta di uno dei pochi campi in cui c'è ancora molto da fare e su cui dirottare le competenze di giovani ricercatori.

  
 
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ%3AL%3A2009%3A182%3A0033%3A0062%3AIT%3APDF
Intanto voglio pubblicare il resoconto di una produzione domestica di BIODIESEL scritto da un amico ingegnere:
Prima di tutto attenzione al metanolo , forma miscele esplosive in un ampio range ( dal 7 al 44% di volume in aria). Inoltre è da evitare l’esposizione prolungata , tende ad accumularsi nel nervo ottico provocando cecità . Il metanolo l’ho comprato da …............. (circa tre anni fa costava circa 2€/lt) lo vendono anche a privati ma in scatole contenenti bottiglie di plastica da ½ lt . Ho fatto le preparazioni per un periodo di circa 4 mesi utilizzando : - taniche da 25lt per la raccolta dell’olio nelle friggitorie ( bisogna conoscere persone fidate, altrimenti non lo danno , esiste il CONOE ) - un contenitore metallico della capienza di circa 40lt , con rubinetto sul fondo (se il fondo fosse conico sarebbe meglio ) - una bottiglia in vetro da 5lt per la preparazione del metossido di sodio Una volta filtrato l’olio , portarlo ad un temperatura non superiore ai 50° (attenzione perché il metanolo bolle a 64°C) , nel frattempo che l’olio si scalda (io svuotavo la tanica da di olio da 25lt in una sorta di pentolone poggiato sopra un fornello elettrico), nella bottiglia da 5lt preparavo il metossido di sodio con 2,5lt di metanolo e una quantità di soda caustica (in scaglie in modo da non introdurre acqua). La quantità di soda da usare dipende dal grado di acidità dell’olio che andrebbe anch’esso misurato , non so bene come , io usavo dai 7 ai 15gr. Quando la soda si scioglie,agitando, nel metanolo, il liquido che ne risulta diventa biancastro , la reazione è leggermente esotermica per cui si scalda un po’ ). Una volta che l’olio era a temperatura , spegnevo il fornelletto , quindi univo il metossido all’olio e tenevo in agitazione per circa 30min con un coperchio a tenuta con montato un trapano elettrico con regolazione di velocità ed un miscelatore per vernici. Passati i 30min c’è da aspettare un paio di ore in modo che la glicerina che si è formata si depositi sul fondo, quindi, aprendo il rubinetto, facevo defluire la glicerina dentro le bottiglie di plastica che precedentemente contenevano il metanolo (se tutto è andato bene il volume di glicerina è circa uguale al volume di metanolo usato); è importante fare questa operazione quando la temperatura non è inferiore ai 30° altrimenti la glicerina tende a solidificare. Come ultima fase , per rendere il ph del biodisel neutro usavo acido cloridrico al 33% aggiungendolo in piccole quantità ( con una siringa senza ago ) mescolando e controllando con la cartina al tornasole , fino a neutralizzare le tracce di soda in soluzione. Dopo questa fase bisognerebbe centrifugare per eliminare tutta la glicerina che dopo la fase di decantazione rimane in sospensione. Io non l’ho fatto perché non avevo una centrifuga. Adesso ho la centrifuga ma non ho più lo spazio per fare le preparazioni e comunque avevo sospeso perché fare preparazioni da 25lt non è economicamente vantaggioso ( 5€ di metanolo + almeno 4h di lavoro tra raccolta olio e tempo per la preparazione ). Per rendere il procedimento vantaggioso bisognerebbe fare delle preparazioni di un certo volume e comunque il problema più grande rimane quello legislativo ( sono previsti fino a 3 mesi di reclusione ); i signori del petrolio se lo parano bene il culo !! Comunque io una bella soddisfazione me la sono tolta , oltre tre mesi senza fermarmi da un distributore !! Ho percorso circa 15000 km con la mia passat variant TDI (anno 2000) che ancora uso quotidianamente (sono quasi à 400000km ) . Durante la prova ho usato esclusivamente il carburante da me prodotto , senza cioè miscelarlo con diesel normale. Alla fine del periodo di prova ( il motore aveva circa 300000 ) ho fatto smontare la pompa ad iniezione perché si erano rotte delle molle in acciaio, ho rilevato che all’interno della pompa, sulle pareti interne del corpo pompa, c’era qualche piccolo deposito di glicerina mentre le molle in acciaio che si erano rotte non presentavano segni di attacchi chimici . A livello di resa ( lt di carburante ogni 100km ) non ho notato differenze rispetto al diesel normale , mentre a livello di potenza resa dal motore ho avuto qualche preparazione che mi ha dato qualche problema (un procedimento a mano non può certo garantire una qualità costante; bisognerebbe automatizzare la procedura. Per il resto è stata una grande soddisfazione . Il fumo dal tubo di scarico era sempre assolutamente incolore anche affondando l’acceleratore l’unico inconveniente che non sono riuscito ad eliminare è che quando scendevo dalla macchina sembrava sempre di aver parcheggiato vicino una rosticceria !!
 

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