Nell'ambito dell'efficientamento energetico di un edifio scolastico si è provveduto alla sostituzione del sistema di illuminazione con lampade fluorescenti con uno con diffusori a LED ottimizzandolo per la specifica destinazione d'uso.
Il sistema è stato interfacciato con un sistema di supervisione collegato a sensori di presenza.
Di seguito le tavole grafiche dei risultati illuminotecnici.
sabato 16 marzo 2013
INQUINAMENTO ACUSTICO: ANALISI E SOLUZIONI
Basta scorrere le pagine dei
giornali per rendersi conto della estensione e gravità del problema
dell’inquinamento acustico, purtroppo sempre in crescita, in specie nelle
grandi città. Il rumore è causa di stress, nervosismo, insonnia, difficoltà di
concentrazione e, nei casi più gravi, di vere e proprie patologie.
Spesso le
persone disturbate dal rumore sopportano con rassegnazione il loro disagio,
nell’erroneo convincimento che non vi siano strumenti efficaci per porvi
rimedio.
L'ampia attenzione posta dalle varie legislazioni è
giustificata dagli effetti gravi che può avere tale incontrollato evento
rispetto ai soggetti esposti.
Per dare le
dimensioni del fenomeno dell’inquinamento acustico basti considerare i seguenti
dati.
E' stato
appurato che un europeo su cinque è esposto a rumori prolungati, anche nelle
ore notturne che impediscono di riposare e di dormire.
Il limite al rumore
notturno non deve eccedere i 40 decibel ( che è la situazione di rumore tipica
di una strada di un quartiere residenziale).
E’ stato dimostrato che un
soggetto esposto durante il sonno a livelli di inquinamento acustico maggiori
di 40 db può subire leggeri danni alla salute, come disturbi del sonno ed
insonnia; un’esposizione a lungo termine ad un livello di rumore notturno
superiore a 55 db (situazione simile al rumore di una strada trafficata) può determinare
un aumento della pressione sanguigna fino a causare infarti e forme di
disordine mentale.
I gruppi più a rischio sono i bambini, dagli anziani e dai
malati cronici.
Non tutti
conoscono l'entità del problema: imparare a comprendere i valori di pressione
sonora emessa dalle più comuni fonti di rumore a cui tutti siamo quotidianamente
esposti, non fa altro che indirizzarci verso una gestione più consapevole della
propria e della altrui salute.
Alcuni esempi delle emissioni sonore più comuni:
Il comfort acustico è una condizione
psicofisica per cui un individuo immerso in un campo acustico, si trova in
condizioni di benessere, in relazione all’attività che sta svolgendo.
Il tempo di riverberazione è un
parametro fondamentale Indice di chiarezza per il parlato. In una sala open
space il rumore di fondo non dovrà essere assente, per favorire il
mascheramento delle comunicazioni confidenziali e ottenere una adeguata
privacy.
I livelli di rumorosità degli uffici non causano
quindi deficit uditivi ma affaticamento mentale e sensoriale, di stanchezza precoce
(annoyance) ed effetti extra-uditivi.
I disturbi per la salute che si
possono infatti presentare già a livelli di esposizione intorno a 60 dBA sono i
seguenti:
Affaticamento
percettivo,
con spostamento temporaneo della soglia uditiva, costituito dalla sensazione
comune provata in ambienti sovraffollati: tipico esempio la metropolitana,
stazioni ferroviarie.
Effetti extrauditivi
che si possono manifestare già per livelli di 65-70 dBA, sono dovuti alle
connessioni che il sistema di ricezione sonoro ha a vari livelli del Sistema Nervoso
Centrale: si tratta, ad esempio, di variazioni della pressione arteriosa in
soggetti predisposti, facilità a
gastrite e
diminuzione della acuità visiva.
In ambito industriale il
tema corrente invece è la tutela dei lavoratori sul loro posto di lavoro; la
normativa vigente, ed in particolare la 81/2008 pone dei vincoli sulla
costruzione dei macchinari, considera i tempi di esposizione giornalieri,
introduce l'utilizzo di opportuni dispositivi qualora i livelli di rumorosità
non rientrano nei limiti di sicurezza.
Per quanto concerne il
rischio di esposizione al rumore, il D.Lgs. n° 81 del 9 aprile 2008 individua
diversi valori limite di esposizione e di azione, da confrontarsi con i livelli
di esposizione giornaliera al rumore con le pressioni acustiche di picco
ponderate C.
Valore limite di
esposizione: 87 dB(A) - La protezione dell'udito è obbligatorio
Valore superiore di azione:
85 dB(A) - Il datore di lavoro mette a disposizione i DPI.
La nostra esperienza ci permettere di affrontare e
risolvere qualsiasi problema acustico, sia in ambto civile che industriale.
Esempi: Foto 1 - Foto 2 -
Cabina insonorizzante prove di rotolamento pneumatici - abbattimento acustico 38 dB(A).
Esempio: Foto 3
Realizzazione camera semianecoica per prove isolamento acustico rumori automobilistici.
NORMATIVA
DI RIFERIMENTO
Le
principali leggi e norme tecniche a cui si fa riferimento in tema di
"Acustica":
D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n° 123, in materia
di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Legge n° 88 del 7 luglio 2009
"Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza
dell'Italia alle comunità europee - Legge comunitaria 2008;
D.Lgs. n° 106 del 3 agosto 2009
Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile
2008 n° 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro;
Norma UNI 9432:2008
Determinazione del livello esposizione personale al rumore nell'ambiente
di lavoro;
DPCM 1 marzo 1991
Limiti massimi
di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell' ambiente
esterno;
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