martedì 2 aprile 2013

GLI IMPIANTI DI ASPIRAZIONE E FILTRAZIONE

Gli impianti e le attività che producono emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti sono soggetti alle prescrizioni indicate nel D.L.gs. 152 del 3 aprile 2006 Parte V (prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività) e successive modifiche (D.Lgs del 29 giugno 2010).
Per impianto si intende (art. 268 comma h) del D.L.gs. 152/06) il macchinario o il sistema o l’insieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attività; la specifica attività a cui è destinato il macchinario può costituire la fase di un ciclo produttivo più ampio”.
In questo senso anche gli impianti termici civili ricadono nell’ambito di applicazione del decreto.A seconda del tipo di impianto e della natura dell'emissione in atmosfera, laddove la normativa preveda un intervento per ricondurre le concentrazioni di inquinanti entro i limiti, è necessario progettare ed installare un sistema di abbattimento tale da garantire la trattenuta e la raccolta per successivo smaltimento delle molecole nocive. Esistono diverse tipologie di sistemi di abbattimento, ognuno indicato per utilizzi specifici: filtri a carboni attivi, filtri a maniche, filtri a cartucce, filtri a scrubber, filtri rotativi, ecc...
Qualora sia necessario realizzare degli interventi (nuova installazione, trasferimento, modifica, modifica sostanziale) il gestore è tenuto a presentare all’autorità competente che può essere la regione o la provincia autonoma o la diversa autorità indicata dalla legge regionale quale autorità competente al rilascio dell’autorizzazione alle emissioni e all’adozione degli altri provvedimenti previsti dal decreto.
Il gestore che intende installare un impianto nuovo o trasferire un impianto da un luogo ad un altro (art. 269 del D.L.gs. 152/06) presenta all’autorità competente una domanda di autorizzazione, accompagnata dal progetto dell’impianto in cui sono descritte la specifica attività a cui l’impianto è destinato, le tecniche adottate per limitare le emissioni e la quantità e la qualità di tali emissioni, le modalità di esercizio e la quantità, il tipo e le caratteristiche merceologiche dei combustibili di cui si prevede l’utilizzo, nonché, per gli impianti soggetti a tale condizione, il minimo tecnico definito tramite i parametri di impianto che lo caratterizzano, e da una relazione tecnica che descrive il complessivo ciclo produttivo in cui si inserisce la specifica attività cui l’impianto e’ destinato ed indica il periodo previsto intercorrente tra la messa in esercizio e la messa a regime dell’impianto.
Il gestore che intende sottoporre un impianto ad una modifica, che comporti una variazione di quanto indicato nel progetto o nella relazione tecnica presentata al momento della costruzione o per il rilascio di autorizzazioni esistenti, anche relativa alle modalità di esercizio o ai combustibili utilizzati, ne dà comunicazione all’autorità competente o, se la modifica e’ sostanziale, presenta una domanda di aggiornamento.
Per modifica sostanziale si intende quella che comporta un aumento o una variazione qualitativa delle emissioni o che altera le condizioni di convogliabilità tecnica delle stesse .Qualsiasi modifica è comunque da considerarsi modifica sostanziale in presenza di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte ll dell’Allegato l alla parte quinta del D.L.gs. 152/06.
Di seguito alcuni esempi di impianto:

Filtro a carboni attivi con cartucce toroidali
Tipo abbattimento: letto sottile di carboni attivi a cilindretti, con cartucce toroidali;
Dimensioni cilindretti: Diam. 3-4 mm;
Prefiltrazione: filtri a celle ondulate efficienza G4 + filtri a tasche rigide efficienza F7;
Tipologia inquinante: emissioni di solventi e particelle di vernice;
Applicazione: Cabine di verniciatura, deodorizzazione, utilizzo inchiostri a base alcolica, cabine di resinatura;

 
Depolveratore a cartucce/maniche
Tipo abbattimento: cartucce filtranti con lavaggio in controcorrente;
Pressione aria compressa di lavaggio: 6 bar;
Modalità di lavaggio: geti di aria compressa in controcorrente gestiti da sequenziatore;
Prefiltrazione: filtri a celle in maglia metallica o preseparatori ciclonici;
Tipologia inquinante: depolverazione di polveri sottili;
Applicazione: Cabine di carteggiatura, falegnamerie, asportazione di trucioli, lavorazioni meccaniche, granigliatura-sabbiatura, taglio lana di roccia e materiali minerali, ecc...;

 

Filtro a carboni attivi, setti filtranti
Tipo abbattimento: letto spesso di carboni attivi a cilindretti, con riempimento di setti filtranti;
Dimensioni cilindretti: Diam. 3-4 mm;
Prefiltrazione: filtri a celle ondulate efficienza G4 + filtri a tasche rigide efficienza F7;
Tipologia inquinante: emissioni di solventi e particelle di vernice;
Applicazione: Cabine di verniciatura automatiche o manuali, deodorizzazione, utilizzo inchiostri a base alcolica, cabine di resinatura;
 
ESEMPI DI APPLICAZIONI DEI SISTEMI FILTRANTI:
 
 

Cabina applicazione sigillante
Tipo emissione: solventi da applicazione di sigillante;
Installazione: industria aeronautica;


Cabina verniciatura statori
Tipo emissione: solventi da applicazione manuale di vernice;
Installazione: industria energetica;

Impianto verniciatura componenti treni
Tipo emissione: solventi da applicazione automatica vernice;
Installazione: industria ferroviaria;


Tunnel Fosfosgrassaggio

Tipo emissione: evaporazione di acqua da applicazione automatica soluzione sgrassante a base di soda;
Installazione: industria metallurgica;